MARIA DO ROSÁRIO PEDREIRA
L’INVENZIONE DEI LUCERNARI
All'inizio impararono ad aver paura e si protessero.
Costruirono case di pietra e fango, piccoli rifugi
dove non tardarono a sentirsi sempre più soli.
Sognarono che un giorno un fascio di luce li avrebbe
confortati. E, affascinati dal cielo, disegnarono
occhiali nei tetti.
Ebbero, da subito, la compagnia delle stelle.
Oggi ancora gli dèi passano gli occhi per le loro case
tutte le notti, prima di addormentarsi.
(da La casa e l'odore dei libri, Lìbrati, 2008 - Traduzione di Mirella Abriani)
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La casa è spesso presente nei versi della poetessa portoghese Maria do Rosário Pedreira, tanto che a questa raccolta dà addirittura il titolo. È un’epoca oscura, remota, quella evocata: gli uomini costruiscono le loro prime case per ripararsi, per difendersi, ma in breve si rendono conto di sentirsi al contempo prigionieri e aprono delle finestre nei tetti di paglia e fango, trasformando quel luogo in uno spazio aperto sul mondo.
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FOTOGRAFIA © VELUX
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LA FRASE DEL GIORNO
Guardando il cielo stellato do la mano a Dio.
ROBERTO GERVASO, Il grillo parlante
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