LILIANE WOUTERS
SI NASCE SOLI
Si nasce soli e soli anche si muore.
Si dorme soli in letti condivisi.
Soli si mangia pane di poesia.
Soli con noi ci si trova stranieri.
Soli a sognare graviti lo spazio,
soli a sentire l'io di carne e sangue,
soli a voler trattenere l'istante,
a passare senza voler passare.
(da L’aloe, 1983)
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Sono versi dai toni malinconici questi della poetessa belga Liliane Wouters: un’amara riflessione sulla solitudine che ricorda il celeberrimo “Ognuno sta solo sul cuor della terra” di Salvatore Quasimodo, solitudine che non è solo quella di chi se ne sta in disparte ma che è anche quella di chi si sente solo in mezzo a una folla.
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FOTOGRAFIA © BBC
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LA FRASE DEL GIORNO
La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi.
JOSÉ SARAMAGO
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