sabato 19 marzo 2022

Mettiti il mio anello


FINA GARCÍA MARRUZ

IL RITORNO DEL FIGLIO PRODIGO

Questi piedi gonfiati
dal duro colpire le strade,
ho atteso molti anni, figlio.

Questa nuca calva
che i tuoi capelli coprivano
cadendo in riccioli volubili,
ho atteso molti anni, figlio.

Le mie mani sulle tue spalle
benedicono tutto il dolore.

Gli accigliati
non capiscono niente. Al nostro fianco
sorride un Re.

Quando
ti ho visto arrivare da lontano,
figlio, sperperato il tesoro,
cercando le ghiande dei porci
della casa di tuo padre, ho sentito
come se mi scoppiasse il cuore.

Per tornare a sentire i tuoi passi amati, ho aspettato
tutta la notte, figlio mio!

Adesso anch’io sono
un altro,
in questo incontro silenzioso
in cui ci siamo riconosciuti di nuovo.

Mettiti il mio anello

(da I Rembrandt dell’Ermitage, 1992)

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Il 19 marzo è la giornata dedicata ai papà. La figura del padre che accoglie il figlio prodigo è significativa di quanto possa essere grande l’amore paterno, comprensivo e misericordioso. Ed è questa l’interpretazione di Rembrandt e della poetessa cubana Fina García Marruz, che rilegge il dipinto del pittore olandese esposto al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo e la pagina del Vangelo di Luca.

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REMBRANDT VAN RIJN, "RITORNO DEL FIGLIOL PRODIGO", 1668

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LA FRASE DEL GIORNO
Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre.
CARLO MARIA FRANZERO, Il fanciullo meraviglioso




Josefina García-Marruz Badía, nota artisticamente come Fina García Marruz (L’Avana, 28 aprile 1923), poetessa e ricercatrice letteraria cubana, è stata insignita del Premio Nazionale di Letteratura 1990, del Pablo Neruda 2007 e del Reina Sofia 2011. Con il marito Cintio Vitier prese parte al gruppo letterario della rivista Orígenes.


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