domenica 20 marzo 2022

La primavera


PIERLUIGI CAPPELLO

PRIMAVERA

Quanto pesano gli occhiali stasera;
di tante negli ostinati giardini
soltanto una rima: la primavera.

(da Azzurro elementare, Rizzoli, 2013)


Alle 16.33, con l’equinozio, entreremo ufficialmente nella primavera – in realtà già ce ne siamo resi conto, già apprezziamo i fiori e le gemme nei giardini e la dolcezza delle sere sempre più lunghe, come quella che colpisce il poeta friulano Pierluigi Cappello e gli fa ravvisare la presenza della nuova stagione: “tal screi di vierte d’aur; / un rai – chest prin – ch’al è / par colorâmi me” (nell’apertura d’oro / della primavera; un raggio – questo primo – / che sta per colorare me).

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FOTOGRAFIA © PXHERE

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LA FRASE DEL GIORNO
Rompendo il sole tra i nuvoli bianchi a l'azzurro / sorride e chiama — O primavera, vieni!
GIOSUE CARDUCCI, Odi barbare




Pierluigi Cappello (Gemona del Friuli, 8 agosto 1967 – Cassacco, 1º ottobre 2017), poeta italiano. La sua vita è stata gravemente segnata da un incidente stradale occorsogli quando aveva sedici anni: dallo schianto della sua moto contro la roccia uscì con il midollo spinale reciso e una perenne immobilità. Ha scritto numerose opere, anche in lingua friulana.


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