sabato 5 marzo 2022

Centenario di Pier Paolo Pasolini


Pier Paolo Pasolini, di cui è nota la storia di intellettuale versatile e di osservatore della società e dei suoi mutamenti, dal consumismo al Sessantotto, dalla borghesia alla crisi politica, nasceva il 5 marzo di cento anni fa a Bologna, dove era di stanza il padre Carlo Alberto, colonnello di fanteria. La sua vita, finita tragicamente il 2 novembre 1975 in circostanze ancora controverse, fu segnata da una tumultuosa attività artistica e da polemiche e processi in cui difendeva la propria diversità. In poesia, superata la nozione ermetica, cercò la purezza della lingua, trovandola dapprima nell’uso della lingua friulana poi nel poemetto, adoperandosi per raccontare il rapporto con la madre, quello tra le generazioni e la sua relazione con Roma, città dove si rifugiò nel 1950.

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FOTOGRAFIA © EVENING STANDARD

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COME UN NAUFRAGO INCOLUME MI VOLGO

Come un naufrago incolume mi volgo
e vedo, inteneriti dal passato,
alle mie spalle, oceani di rare
viole, di silenziose primule.
È già un sogno lontano più del cielo
il paesaggio di germogli azzurri
che il trasparente Aprile intiepidiva.
Il tempo è dileguato senza moto:
le farfalle che volano pudiche,
i fiori violenti, l'irta quiete...
E so ancora atterrirmi ad un accento
che disaccordi con la fioca musica
dei campi? Alzare il capo, puerilmente,
angosciato dai baratri celesti
tra i veli tranquilli delle nuvole?
Se l'iroso usignolo nell'azzurro
arido, esala i suoi canti diurni,
lo ascolto ardente, ma non ho speranza.
Io non sogno, non veglio…

(da Dal diario, Sciascia, 1954)

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SUPPLICA A MIA MADRE

È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.

Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.

Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.

Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.

E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.

Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.

Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.

Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

(da Poesia in forma di rosa, Grazanti, 1964)

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Altre poesie di Pier Paolo Pasolini sul Canto delle Sirene:


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LA FRASE DEL GIORNO
È già un'illusione scrivere poesia, eppure continuo a scriverne, pure se per me la poesia non è più quel meraviglioso mito classico che ha esaltato la mia adolescenza
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PIER PAOLO PASOLINI




Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore e drammaturgo italiano. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.


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