PAUL ÉLUARD
LO SPECCHIO DI UN MOMENTO
Dilegua il giorno,
mostra agli uomini le immagini sciolte dall’apparenza,
sottrae agli uomini la possibilità di distrarsi.
È duro come la pietra,
la pietra informe,
la pietra del movimento e della vista,
e il suo splendore è tale che tutte le armature,
tutte le maschere ne sono falsate.
Quel che la mano ha preso disdegna pure di prendere la forma della mano,
quel che è stato compreso non esiste più
L’uccello s’è confuso col vento,
il cielo con la sua verità,
l’uomo con la sua realtà.
(da Capitale del dolore, 1926)
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Un tema puramente surrealista quello che il poeta francese Paul Éluard gioca sul doppio piano dell’inconscio e della poesia: non è semplicemente la sera che cade, è il momento in cui l’uomo si vede riflesso nel mondo possibile dell’assoluto, in cui confronta la propria temporalità con “le immagini sciolte dell’apparenza”, una rappresentazione nuova dove vive libero.
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DIPINTO DI PAUL BOND
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LA FRASE DEL GIORNO
La luce che va / La luce che torna / L'alba e la sera sono il nostro sorriso.
PAUL ÉLUARD, Il duro desiderio di durare
Paul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel (Saint-Denis, 14 dicembre 1895 – Charenton-le-Pont, 18 novembre 1952), poeta francese, è stato tra i maggiori esponenti del movimento surrealista. La sua poesia evolve da tematiche individualiste, di lirismo amoroso, a contenuti di forte ispirazione sociale.
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