lunedì 1 febbraio 2021

Poesie per febbraio VII


Febbraio, come ogni anno, rappresenta il tunnel attraverso cui passiamo dall’inverno a intravedere la primavera: i prodromi della bella stagione si notano già qua e là, le giornate che si allungano, le violette che colorano timidamente i fossati e i giardini, le gemme sui rami pronte a sbocciare quando arriveranno i primi tepori. Proprio alle violette pensa la poetessa lodigiana Ada Negri, riflettendo sullo scorrere delle stagioni e sul contemporaneo incrementarsi della nostra età; il poeta padovano Diego Valeri con rime facili e il tono crepuscolare della sua gioventù, attende la stagione del risveglio.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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ADA NEGRI

VIOLETTE DI FEBBRAIO

Anche quest’ anno andrai per le violette
lungo la proda, nel febbraio acerbo.
Quelle pallide, sai, che han tanto freddo,
ma spuntano lo stesso, appena sciolte
l’ultime nevi; e fra uno scroscio e un raggio
ti dicono: “Domani è primavera!”
ogni anno ti confidi al tuo tremante
cuore: “È finita”, e pensi: “Non andrò
per violette, non andrò mai più
per violette (ché passò il mio tempo)
lungo le prode, nel febbraio acerbo”.

Invece (e donde ignori, e da qual bocca)
una voce ti chiama alla campagna:
e vai; e i piedi ti diventan ali,
sì alta è la promessa ch’è nell’aria.
E per amor dell’esil corolle
quasi senza fragranza, ma beate
d’esser le prime, avidamente schiacci
con gli steli la zolla entro le dita.

O sempre nuova, o non guarita mai
dell’inquieto mal di giovinezza,
a chi dunque darai le tue viole?
A nessuno: a te stessa: o, forse, ad una
fanciulla che ti passi, agile, accanto,
e ti domandi dove tu l’hai colte:
sola n’è degna, ella che fresca ride
come il febbraio; e non si sa qual sia
più felice, se ella, o primavera.

(da Il dono, Mondadori, 1936)

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DIEGO VALERI

FINE DI FEBBRAIO

Un azzurro nel fosco dischiuso
ricomincia gioia ai miei occhi;
tre nubi una nube che si sfiocchi
basta anch’essa al mio amore illuso;

un barlume d’oro che piova
su zolle nerastre grasse,
è come se ricreasse
il mondo, e aprisse una vita nuova.

Stagione benigna e vivace,
che tutto è attesa e annuncio divino,
e il cuore si crede vicino
al suo vero e alla sua pace.

Domani… domani lo vedremo,
caduta la tenda oscura,
il volto della gioia più pura,
il riso del bene supremo.

(Ma domani sarà la solita festa
di sole, di turchino, di verde,
in cui la vita inebriata si perde…
E dell’anima che cosa resta?).

(da Poesie, Mondadori, 1967)

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LA FRASE DEL GIORNO
Febbraio è sbarazzino. / Non ha i riposi del grande inverno, / ha le punzecchiature, / i dispetti / di primavera che nasce.
VINCENZO CARDARELLI, Poesie




Ada_Negri

Ada Negri (Lodi, 3 febbraio 1870 – Milano, 11 gennaio 1945), scrittrice proveniente dalle classi operaie, insegnante a Motta Visconti, predilesse tematiche a sfondo sociale, su cui con il tempo prevalsero i sentimenti e il ricordo. Unica donna ammessa all’Accademia d’Italia, fu candidata due volte al Nobel.


Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.


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