mercoledì 24 febbraio 2021

Lawrence Ferlinghetti


E così, alla soglia dei 102 anni, se n’è andato anche Lawrence Ferlinghetti, “padre” della Beat Generation, di cui già celebrammo il compimento dei cento anni su questo blog. In quell’occasione il poeta pubblicò un’autobiografia, intitolata Little Boy, che si chiudeva con queste parole: Little Boy, cresciuto da romantico contestatore, ha conservato la sua giovanile visione di una vita destinata a durare per sempre, immortale come lo è ogni giovane, convinto che la sua identità speciale non morrà mai”. Anarchico in campo politico, Ferlinghetti in poesia seppe essere insieme popolare e colto, calandosi nella realtà degli Stati Uniti d’America con in mente la tradizione poetica internazionale, esprimendosi con chiarezza e immediatezza.

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UNA CONEY ISLAND DELLA MENTE, 3

L’occhio del poeta vedendo oscenamente
vede la superficie del mondo tondo
con i suoi tetti sbronzi
i lignei oiseaux sui fili del bucato
i maschi e le femmine d’argilla
con le gambe da schianto e i seni a bocciolo
su brandine a rotelle
e i suoi alberi pieni di misteri
i suoi parchi di domenica e le statue silenziose
e la sua America
con le sue città fantasma e le Ellis Island vuote
e il suo paesaggio surrealista fatto di
praterie smemoratericche periferie-supermercato
cimiteri riscaldati
feste comandate in cinerama
e cattedrali che protestano
un mondo a prova di bacio fatto di plastica ciambelle del
cesso tampax e taxi
cowboy in drogherie drogate e vergini di las vegas
indiani espropriati e matrone cinematte
senatori antiromani e coscienziosi non-obiettori
e tutti gli altri fatali frammenti trinciati
del sogno dell’immigrante fin troppo avveratosi
e smarrito
tra i bagnanti al sole!

(da Una Coney Island della mente, 1955 - Traduzione di Leopoldo Carra)

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O FRAGILI POESIE

O fragili poesie
fiori d’amore-notte

Rabbrividire di chitarre
sul Guadalquivir

Voci echeggiate
su terrazze assolate

Statue bianche all’imbocco dei ponti
E le braccia bianche delle strade

Balzo di cavalli bradi
che incidono la terra scalpitando

Treni di notte
dalle sirene maledette nascoste
nel libro del tempo

Sere autunnali sulla Third Avenue
la luce ocra che ora si spegne

Manichini nudi
sulle scale antiincendio di casamenti popolari

Neonati gettati
in bagni di lacrime

Risate come cristallo in frantumi
Coppe di champagne lanciate dentro i caminetti

Alba e gli amanti spossati
ancora da saziare

Tutte, tutte le poesie del sogno umano
ancora da liberare!

(da Un luna park del cuore, 2000 - Traduzione di Damiano Abeni)


Di Lawrence Ferlinghetti sul Canto delle Sirene vedi anche:


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LA FRASE DEL GIORNO
Il poeta / è un funambolo, scala rime / fino all'altissimo filo fatto di sua mano / e in equilibrio sulla trave degli sguardi / al di sopra di una marea di facce / passo passo arriva / all'altro capo del giorno.
LAWRENCE FERLINGHETTI

 



Lawrence Ferlinghetti (Yonkers, New York, 24 marzo 1919 – San Francisco, California, 22 febbraio 2021), poeta ed editore statunitense. Nel 1955 fondò la City lights rocket bookshop a San Francisco che divenne il centro culturale del movimento beat. Parte della sua poesia è di protesta politica e si pone in opposizione alla violenza. La sua opera, pur lirica, è caratterizzata da un vivo senso dello humour e della satira.


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