ERNESTO CARDENAL
VIDI MOLTI ANNI FA
Molti anni fa da un autobus in Virginia o Alabama vidi
una ragazza bianca, con i blue jeans,
seduta su una scala ad affettare mele
(la madre chiamava da dentro) e
un’altra ragazza con i blue jeans
dipingeva di bianco la veranda della casa
- E guardarono verso l’autobus che passava e accelerava.
Il tempo è passato come l’autobus della Greyhound
ma sono rimasti, a dispetto degli anni, la vernice
fresca nella veranda
il pennello gocciolante
la mano sulla mela, gli sguardi
di anni fa, una mattina, Virginia o Alabama
lo stato l’ho dimenticato.
(da Antologia poetica, 2005)
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La forza di un ricordo che si imprime nella memoria senza motivo, così, per cromatismo o luce, per la forza di un momento – come successe a Luciano Erba in India (“Era un sari di un verde più acceso / dell’erba dei campi e delle risaie / passavo in fretta, ma proprio per questo / sentii la pena di quanto ci sfugge / sia pure se in un raggio di verde / l’istante sembra avvicinarsi all’eterno”), anche per il poeta nicaraguense Ernesto Cardenal l’attimo si dilata, diventa ricordo indelebile che dura nel tempo.
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EDWARD HOPPER, "SOLE A BROOKLYN"
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LA FRASE DEL GIORNO
Ragazze che un giorno /
leggerete l’emozione di questi versi /
e sognerete un poeta. /
Sappiate che li ho fatti io / per quelle come voi / ed è stato vano.
ERNESTO CARDENAL, Epigrammi
Ernesto Cardenal Martínez (Granada, Nicaragua, 20 gennaio 1925 – Managua, 1° marzo 2020) poeta, presbitero e teologo nicaraguense. Protagonista della rivoluzione in Nicaragua del 1979, fu tra i massimi esponenti della teologia della liberazione: è stato il fondatore della comunità religiosa di Solentiname.
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