ALFONSO BREZMES
LA CASA SENZA PORTE
Omero vide Dio:
fu la causa della sua cecità.
Borges lesse Omero,
e nei suoi esametri le navi
solcavano il mare per portare il sole
all’orizzonte cieco dei suoi occhi.
Io ho letto Borges
e un altro legge me adesso.
Così viaggia la luce
in questa casa senza porte
i cui muri sono parole:
illuminando alcune stanze
lasciando le altre al buio.
(da Ultramor, 2017)
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La casa senza porte, una sterminata biblioteca come quella di Babele di Jorge Luis Borges o quella del Nome della Rosa di Umberto Eco: questa è la letteratura, dice il poeta spagnolo Alfonso Brezmes, un edificio buio di cui possiamo illuminare solo qualche stanza.
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ÉRIK DESMAZIÈRES, "LA SALA DEI PIANETI”
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LA FRASE DEL GIORNO
Il problema della lettura è che non finisce mai.
NICK HORNBY, Shakespeare scriveva per soldi
Alfonso Brezmes (Madrid, 1966), poeta spagnolo, fotografo e funzionario statale. La sua poesia è al tempo stesso colta e popolare, tanto da farlo apprezzare sia da critici e lettori tradizionali sia da un più largo pubblico. Il suo immaginario si nutre di riferimenti letterari (Baudelaire, Rilke…) ma anche di cinema e di cultura pop.
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