ANTONIO REQUENI
FUOCO TENEBROSO
Chi ha bisogno che io scriva?
Tuttavia è bello
vivere per la bellezza, avvicinarsi
al fuoco tenebroso in cui ardono
la festa e il mistero della vita.
Anche se non importa a nessuno.
Brilla nella notte il verso
bello e indifeso
come un corpo nudo.
(da Linea d’ombra, 1986)
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La poesia basta a se stessa, non ha bisogno neppure di lettori: è espressione dell’emozione, è un omaggio alla bellezza, un suo elogio necessario: il poeta argentino Antonio Requeni in questa sua lirica metapoetica rivendica questa necessità di scrivere, il suo vano splendore.
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GUSTAVE CAILLEBOTTE, "RITRATTO DI UOMO CHE SCRIVE NEL SUO STUDIO"
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LA FRASE DEL GIORNO
(Poesia) Tremante, come un fiore nudo, / ti ho scoperta nell’infanzia. Un semplice / sussurro, un profumo per la fronte, / la tua luce nella mia parola cieca e muta.
ANTONIO REQUENI
Antonio Requeni (Buenos Aires, 8 settembre, 1930), scrittore, poeta e giornalista argentino. Redattore di La Prensa e critico letterario di La Nación, è Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana e Accademico d’Argentina. Le sue poesie celebrano l’amore e la natura, lo scorrere del tempo, la nostalgia dell’infanzia e la bellezza.
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