VIRGILIO GIOTTI
QUADRETTO DI PRIMAVERA
Un solco lungo e dritto, che la pioggia
molta ha ripieno, e ove si specchia il cielo
azzurro tra vivace ortaglia. In cima
un pezzetto di prato umido e fresco.
Dietro v'è una stradetta. Io non la vedo.
Me l'asconde la siepe con la bianca
sua fioritura. Questo vo guardando
dalla finestra: lo guardo e m'allegro.
(da Liriche e idillî, 1931)
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La primavera al tempo del coronavirus: siamo imprigionati nelle nostre case per decreto governativo, messia per così dire agli arresti domiciliari, ma possiamo fare come il poeta triestino Virgilio Giotti: guardare dalla nostra finestra il cielo azzurro, i fiori che popolano i giardini, le foglioline nuove che erompono dai rami, guardare e rallegrarci.
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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
La primavera, la dolce primavera, è la bella regina dell’anno.
THOMAS NASHE
Virgilio Giotti, pseudonimo di Virgilio Schönbeck (Trieste, 15 gennaio 1885 – 21 settembre 1957), poeta italiano. Le sue opere, molte delle quali in dialetto triestino, con toni pascoliani e crepuscolari dipingono con delicatezza ed eleganza un quadro di affetti e di persone.
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