lunedì 16 marzo 2020

Centenario di Tonino Guerra


Il 16 marzo di cento anni fa nasceva Tonino Guerra, sanguigno poeta romagnoli che deve fama alla misurata produzione nel dialetto di Santarcangelo di Romagna, dapprima segnalata da Gianni Rodari e Pier Paolo Pasolini e poi definitivamente consacrata da Gianfranco Contini. La sua è poesia scarna, che evita quanto più possibile l’aggettivo, e fa scattare immagini come trappole, funzionale ad un realismo che Pier Luigi Mengaldo definisce “fra crepuscolare e populista, tipicamente romagnolo”. Quello di Federico Fellini, certo, per il quale Guerra scrisse le sceneggiature di Amarcord e di E la nave va. E la Romagna – non poteva essere altrimenti vista la scelta di scrivere “in lingua” - risalta e diventa protagonista delle sue storie, illuminata dal flash dei suoi versi spesso epigrammatici.



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SÒURA UN CAFÉLATT


Andéma t'un cafè dla póra zénta
in do ch'i zènd i furminènt te méur
a fè do ciacri sòura un cafèlatt,
a déi ch'l'è chèld, ch'l'è bón, che fa par néun.

Géma ch'a s sém vést la préima vòlta in tranv
o t'un cantòun dl'America de' Sud,
che la tu gata mórta tònda e' còll
s'l'udòur ad péss de' póri Cantarèll,
l'éra una vòulpa nira da cuntèssa.

Sòta di lóm ch'l'è mélarènzi ròssi
lòt lòt, lòt, lòt, cmè bés-ci da mazèll,
andéma a fe do ciacri t'un purtòun
e géma ch'a s vlém bén, ch'l'è bèll, ch'l'è tótt.



SU UN CAFFELLATTE

Andiamo in caffè della povera gente
dove accendono i fiammiferi sul muro
a far due chiacchiere sopra un caffelatte,
a dir che è caldo, che è buono, che fa per noi.

Diciamo che ci siamo visti la prima volta in tram
o in un angolo dell'America del Sud,
che la tua gatta morta attorno al collo
con l'odore di piscio del povero Cantarèl
era una volpe nera da contessa.

Sotto lampadine che sono arance rosse
pian piano, pian piano, come bestie da macello
andiamo a far due chiacchiere sotto un portone
e diciamo che ci vogliamo bene, che è bello, che è tutto.

(da La s-ciuptèda, Lega, 1950)
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L’AQUA


L’aqua te bicir
l’aqua te foss
l’aqua te fiom
e pu una volta a i ò tuchè sal spali
l’aqua de mèr.



L’ACQUA

L’acqua nel bicchiere
l’acqua nel fosso
l’acqua nel fiume
e poi una volta ho anche toccato sulla spalla
l’acqua del mare.

(da I bu, Rizzoli, 1972)

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Vedi anche:
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LA FRASE DEL GIORNO
Io sono tanto affezionato alla parola, perché io sono un poeta. Le immagini che sono dentro la parola sono infinite. La parola è piena di cinema.
TONINO GUERRA





Antonio Guerra, detto Tonino (Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920 – 21 marzo 2012), narratore, poeta e sceneggiatore cinematografico italiano.Autore delle sceneggiature di Amarcord, Zabriskie Point, Deserto rosso, è noto per le sue poesie nel dialetto di Santarcangelo di Romagna.

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