"Avevamo vegliato tutta la notte - i miei amici ed io - sotto lampade di moschea dalle cupole di ottone traforato, stellate come le nostre anime, perché come queste irradiate dal chiuso fulgòre di un cuore elettrico. Avevamo lungamente calpestata su opulenti tappeti orientali la nostra atavica accidia, discutendo davanti ai confini estremi della logica ed annerendo molta carta di frenetiche scritture".
È con queste parole che Filippo Tommaso Marinetti descrisse le discussioni che portarono alla nascita del movimento futurista: il culmine fu la pubblicazione del Manifesto Futurista, il 5 febbraio 1909, quasi una prova, sulla "Gazzetta di Modena" e il 20 febbraio, in grande stile, a Parigi su "Le Figaro". Attorno a Marinetti nasceva un movimento che organizzava e faceva germogliare dei semi già presenti nella letteratura e nelle arti di inizio Novecento: la rivoluzione era quella di guardare al futuro, al progresso, all'esaltazione delle macchine, abbandonando il "chiaro di luna nostalgico, sentimentale e lussurioso" e opponendogli "l'eroismo ingiusto e crudele che domina la febbre conquistatrice dei motori". Rompere con il passato e le tradizioni quindi, e gettarsi a capofitto nella modernità e nel dinamismo, nelle conquiste della tecnologia: "Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente".
Le Figaro del 20 febbraio 1909
Marinetti, poeta trentaduenne, capisce che i fermenti culturali che ha raccolto qua e là, ad esempio in Gian Pietro Lucini, in Boccioni, Balla e Carrà, vanno indirizzati: lo fa dal centro del mondo nel 1909, Parigi. E allora ne detta i principi fondamentali, che verranno poi dettagliatamente sviluppati nei singoli Manifesti Tecnici di ogni arte, da quello della letteratura a quello della scultura, da quello della cinematografia a quello della pittura. Per "liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquarii".
I punti principali del Manifesto sono poi quelli che porteranno i Futuristi ad entrare in guerra, a schierarsi per l'interventismo: amore del pericolo e dell'eroismo, audacia e ribellione, aggressività, fervore, lotta, violento assalto, guerra, rivoluzione - sono tutte parole che compaiono negli undici punti stilati da Marinetti. È già scritto lì dentro tutto quello che avverrà: la rivoluzione è delle parole, dei dipinti, della musica, della scultura. Il simbolo di tutto il movimento può essere riassunto nella celebre "Forme uniche della continuità nello spazio" di Umberto Boccioni, raffigurata sul retro delle monete italiane da 20 Eurocent: il classicismo viene accantonato, il mondo è osservato da un nuovo punto di vista, si distrugge e si ricostruisce. È così anche in poesia, dove si prende a picconate la sintassi e si dispongono i sostantivi a caso - prodromi del Dadaismo, dove si fa largo uso dell'analogia e si abolisce la punteggiatura per uscire dagli schemi, per essere davvero rivoluzionari. I futuristi troveranno nuovi modi di esprimersi, con le "Parole in libertà" e le poesie visive. Poi quei giovani invecchieranno e torneranno alla poesia classica, come Corrado Govoni, Luciano Folgore e Giovanni Papini. La bella illusione si è spenta con le atrocità della guerra...
FILIPPO TOMMASO MARINETTI
BOMBARDAMENTO
ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrare
spazio con un accordo tam-tuuumb
ammutinamento di 500 echi per azzannarlo
sminuzzarlo sparpagliarlo all’infinito
Nel centro di quei tam-tuumb
spiaccicati (ampiezza 50 chilometri quadrati)
balzare scoppi tagli pungi batterie tiro
rapido Violenza ferocia regolarità questo
basso grave scandere gli strani folli agita-
tissimi acuti della battaglia Furia affanno
orecchie occhi
narici aperti attenti
forza che gioia vedere udire fiutare tutto
tutto taratatatata delle mitragliatrici strillare
a perdifiato sotto morsi schiaffi traak-
traack frustare pic-pac-pum-tumb bizz-
zzarie salti altezza 200m. della fucileria
Giù giù in fondo all’orchestra stagni
diguazzare buoi bufali
pungoli carri pluff plaff inpen-
impennarsi di cavalli flic flac zing zing sciaaack
lari nitriti iiiiii….. scalpiccii tintinnii 3
battaglioni bulgari in marcia croooc-craac
[LENTO DUE TEMPI] Sciumi Marita
o Karvavena croooc craaac grida degli
ufficiali sbataccccchiare come piattttti d’otttttone
pan di qua paack di là cing buuum
cing ciack [PRESTO] ciaciaciaciaciaak
su giù là là in-torno in alto attenzione
sulla testa ciaack bello Vampe
vampe
vampe vampe
vampe vampe
vampe ribalta dei forti die-
vampe
vampe
tro quel fumo Sciukri Pascià comunica tele-
fonicamente con 27 forti in turco in te-
desco allò Ibrahim Rudolf allô allô
attori ruoli echi suggeritori
scenari di fumo foreste
applausi odore di fieno fango sterco non
sento più i miei piedi gelati odore di sal-
nitro odore di marcio Timmmpani
flauti clarini dovunque basso alto uccelli
cinguettare beatitudine ombrie cip-cip-cip brezza
verde mandre don-dan-don-din-béèé tam-tumb-
tumb tumb tumb-tumb-tumb
-tumb Orchestra pazzi ba-
stonare professori d’orchestra questi bastonatissimi
suooooonare suooooonare Graaaaandi
fragori non cancellare precisare ritttttagliandoli
rumori più piccoli minutissssssimi rottami
di echi nel teatro ampiezza 300 chilometri
quadrati Fiumi Maritza
Tungia sdraiati Monti Rò-
dopi ritti alture palchi log-
gione 2000 shrapnels sbracciarsi ed esplodere
fazzoletti bianchissimi pieni d’oro Tum-
tumb 2000 granate
protese strappare con schianti capigliature
tenebre zang-tumb-zang-tuuum-
tuuumb orchestra dei rumori di guerra
gonfiarsi sotto una nota di silenzio
tenuta nell’alto cielo pal -lone
sferico dorato sorvegliare tiri parco aerostatico Kadi-Keuy .
Umberto Boccioni, "Forme uniche della continuità dello spazio"
MOSTRE
Futurismo. Avanguardia avanguardie
Roma, Scuderie del Quirinale - Via XXVI Maggio, 16
dal 20 febbraio al 24 maggio 2009
dalle 10.00 alle 20.00 (Venerdì e sabato 10-22.30)
Ingresso: 10 Euro, 7,50 ridotto.
F.T. Marinetti = Futurismo
Fondazione Stelline - Sala del Collezionista
Corso Magenta, 61 - Milano
Dal 12 febbraio al 7 giugno 2009
da martedì a domenica 10.00 - 20.00
Ingresso: 8 Euro, ridotti 6 Euro, scuole 3 Euro
Futurismo 1909-2009
Velocità + Arte + Azione
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 - Milano
Dal 6 febbraio al 7 giugno 2009
lunedì 14.30 - 19.30
martedì-domenica 9.30 - 19.30
giovedì 9.30 - 22.30
Ingresso: 9 Euro, ridotto 7 Euro (ultra65enni, disabili)
ridotto speciale 4,50 Euro
Futurismo 100 - Illuminazioni, Avanguardie a confronto
Dal 17 gennaio al 7 giugno 2009
da martedì a domenica 10.00-18.00 (Venerdì 21.00)
Ingresso: 10 Euro, ridotto 7 Euro
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
LA FRASE DEL GIORNO
Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
FILIPPO TOMMASO MARINETTI, Manifesto del Futurismo, 20 febbraio 1909
dalle 10.00 alle 20.00 (Venerdì e sabato 10-22.30)
Ingresso: 10 Euro, 7,50 ridotto.
F.T. Marinetti = Futurismo
Fondazione Stelline - Sala del Collezionista
Corso Magenta, 61 - Milano
Dal 12 febbraio al 7 giugno 2009
da martedì a domenica 10.00 - 20.00
Ingresso: 8 Euro, ridotti 6 Euro, scuole 3 Euro
Futurismo 1909-2009
Velocità + Arte + Azione
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 - Milano
Dal 6 febbraio al 7 giugno 2009
lunedì 14.30 - 19.30
martedì-domenica 9.30 - 19.30
giovedì 9.30 - 22.30
Ingresso: 9 Euro, ridotto 7 Euro (ultra65enni, disabili)
ridotto speciale 4,50 Euro
Futurismo 100 - Illuminazioni, Avanguardie a confronto
MART
Rovereto (TN) - Corso Bettini, 43
Rovereto (TN) - Corso Bettini, 43
Dal 17 gennaio al 7 giugno 2009
da martedì a domenica 10.00-18.00 (Venerdì 21.00)
Ingresso: 10 Euro, ridotto 7 Euro
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LA FRASE DEL GIORNO
Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
FILIPPO TOMMASO MARINETTI, Manifesto del Futurismo, 20 febbraio 1909
Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d'Egitto, 22 dicembre 1876 – Bellagio, 2 dicembre 1944) è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e militare italiano. È conosciuto soprattutto come il fondatore del movimento futurista, la prima avanguardia storica italiana del Novecento.
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