giovedì 5 febbraio 2009

Proverbi di febbraio


Fevrê l'è cürt, ma se 'l se volta indré l'è un türch.
(Febbraio è corto, ma se si volta è un turco)

Ritrovo questo proverbio brianzolo nel genovese "Frevâ o curto l'è pezo che o turco": è quello che viene spesso definito "il colpo di coda dell'inverno", il ritorno della neve e del gelo, che cambia faccia al febbraio quasi primaverile e ne fa un "turco", il feroce nemico della cristianità combattuto per secoli. Da notare l'anagramma alla base del proverbio. Un'altra variante brianzola dice che "Fevrê l'è cürt, ma l'è dür 'mè 'n mür" (Febbraio è corto, ma duro come il muro). Questi suoi rigori, associati alla brevità, sembrano voler indicare un mese "denso", che assomma tutti i suoi mali perché non li può diluire come gli altri mesi con più giorni. Del resto l'italiano ha "Febbraio febbraietto, corto e maledetto". Nel Cremonese è attestato "Febràar febrarìin, catìif e picenìn", nel Ferrarese "Fevrar fevrarott pez ad tutt" (Febbraio febbraiotto peggio di tutti). Bello il salentino "Febbraru mienzu duce e mienzu maru" (Febbraio, mezzo dolce  mezzo amaro)


L'aqua de fevrê la impient el granê.
(L'acqua di febbraio riempie il granaio)

Come si è visto era per gennaio segno di fertilità la neve, ora con l'avanzare della stagione è bene che sia l'acqua a fornire nutrimento alle piantine. Attestato anche in Umbria. In Valle d'Aosta il proverbio è rovesciato: "Si février est sec et beau garde du foin pour les chevaux" (se febbraio è secco e bello, tieni da parte il fieno per i cavalli).


Se te vöret restà senza miê, mètela al sû de fevrê.
(Se vuoi restare senza moglie, mettila al sole di febbraio)

Bonariamente misogino questo proverbio che alla fine significa solo che non è salutare esporsi al sole debole di febbraio. In genovese troviamo "Mouxo de ma, su de fevrà, cianze de donna, no te fià" (Onda di mare, sole di febbraio, pianto di donna non ti fidare).



Katie Pertiet, "Violette di febbraio"



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LA FRASE DEL GIORNO
Febbraio è un mese di languori, il cuore del mondo è greve, ignaro ancora dell'inquieto aprile e del vigoroso maggio.
WILLIAM SOMERSET MAUGHAM, Lettera d'amore

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