Dicembre è mese stanco, chiude l'anno e sembra portare sulla schiena la bisaccia dei mesi trascorsi. La terra riposa, avvolta dal gelo dell'inverno come in un'ibernazione. Gli animali sono in letargo, in una sospensione del tempo.
Ma è anche il momento delle luci, della speranza che nasce con il primo lieve allungarsi dei giorni dopo il solstizio e con la ricorrenza del Natale: non è solo la natura che si prepara al risveglio di primavera, anche l'umanità si appresta alla Redenzione.
"Scende e sale senza posa
nebbia e pioggia greve e scura,
nella nebbia la natura
si distende accidiosa".
CARLO MICHELSTAEDTER, da "Dicembre", Poesie, 1909
"Nel Dicembre pauroso d'oscurità
Felice te albero troppo felice
Coi tuoi rami dimentichi
Della verde felicità".
JOHN KEATS, da "Nel dicembre pauroso d'oscurità", 1817
"Ora mi sporgo all'attonita pace
della grigia mattina. Tutto tace.
Teso il cielo di pallide bende.
Il gran cipresso, assato, col suo verde
strano, nell'alta luce. Un coccio lustra
tra la terra buona dell'orto".
DIEGO VALERI, da "Dicembre", Poesie, 1962
William Mangum, "Silent watch"
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LA FRASE DEL GIORNO
I consigli della vecchiaia rischiarano senza riscaldare, come il sole d'inverno.
LUC DE VAUVENARGUES, Massime
2 commenti:
Proprio un paio di settimane fa ho partecipato ad un seminario di studi organizzato da Silvio Ramat, qui, alla facoltà di lettere di Padova, di cui si è parlato fra gli altri, proprio dell'ingiustamente dimenticato Valeri...
Tra l'altro ho da poco scoperto questo portale che ti http://www.diegovaleri.it/
Grazie. Credo di averlo nei link a siti di poeti. Valeri è un autore molto sottovalutato, meriterebbe una maggior attenzione: ha compiuto una notevole svolta dalle prime poesie di inizio secolo, molto di maniera come usava allora, per giungere a una compiutezza stilistica notevole. Vi sono poesie sue che amo moltissimo (Calle del vento, L'assenza, Danielle) e non è un caso che, oltre a questi brandelli di poesie nella serie dedicata ai mesi, ad aprile 2008 gli ho dedicato due post...
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