Il colibrì è un uccellino minuscolo e coloratissimo che batte vorticosamente le ali per sostenersi in volo e suggere delicatamente il nettare dai fiori. Pesa tra i cinque i venti grammi. Molto grazioso, molto poetico.
Alt. Gli Aztechi simboleggiavano con il colibrì il loro dio della guerra, Huitzilopochtli, e chiamavano il piccolo volatile "huitzitzilin": il maschio ha infatti un'indole molto aggressiva quando deve difendere la femmina da un altro maschio. Talvolta la delicatezza e le dimensioni non sono che apparenze...
Huitzilopochtli era un dio vendicativo e combattivo: suo padre era una sfera piumata, sua madre Coatlicue venne uccisa dalla sorella Coyholxauhqui perché rimasta incinta. Fu lì che l’indole di Huitzilopchtli si manifestò: nato all’atto dell’uccisione, subito assassinò la zia omicida e molti fratelli e sorelle, lanciando la testa della madre nel cielo e originando così la luna. Dalla sfera piumata ereditò nelle raffigurazioni quelle piume di colibrì che vestono la sua parte antropomorfica, quando non è rappresentato interamente dal colibrì.
Sul lato meridionale del Tempio Maggiore di Tenochtitlan, al centro di Città del Messico, durante lavori di restauro dopo il terremoto del 1985, sono stati individuati nel 1994 dall'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia resti di offerte al dio: alcuni colibrì. Sono le uniche di questo tipo note al momento. Le analisi hanno determinato che risalgono all'inizio del XVI secolo, poco prima della Conquista. Con gli scheletri di colibrì c'erano un disco di turchese con l'immagine del dio della guerra, un'aquila, molluschi, tartarughe, serpenti, punte di lancia di ossidiana. Non sarebbero serviti a fermare i Conquistadores...
Huitzilopochtli (Pubblico dominio)
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LA FRASE DEL GIORNO
La guerra ha la sua sete di orgoglio come di sangue.
IGINIO UGO TARCHETTI, Due ricordi di Crimea
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