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venerdì 18 luglio 2025

Come un salvagente


ELIO PAGLIARANI

CANTO D'AMORE

Avevi gambe da cavalla pregna
e capelli di stoppa, le tue forme
fatte da un falegname ho combattuto
sicuro di rifare, immaginando
se tiravo coi denti i tuoi capezzoli
una turgida ricchezza. Stavi bene
vestita da marinaio, bianco e blu.
 
Sulla sabbia ho lottato per aprirti
e scioglierti d’un dubbio, sottoveste
da treni popolari.
                                     Sa Dio cosa
credevo di vedere, nei suoi mobili
occhi.
            Se questa fosse colpa!, andiamo,
illusione d’età, che lascia il segno
è la menzogna: dichiarata grande
la vita, eccomi a torcere la schiena
a dire: è strano è strano, come un’oca.
 
Riconosco che invece d’affogare
ti ho adoperata come un salvagente.
 
Qui, dove il mare ha rotto, non rimane
memoria, e se mi coglie tradimento
dal profondo, è la notte chiarezza
connubio mare luna in queste terre
basse, è Villa Serena così spoglia,
silenzio, smarrimento alle minacce
dell’alba.

(da Cronache ed altre poesie, 1954)

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"Viserba doveva avere, fra il Trenta e il Quaranta, duemilacinquecento/tremila abitanti d’inverno, sui diecimila d’estate. Era costituita da alcune centinaia di villette, la maggior parte delle quali a un solo piano, con relativo giardino e pozzo e fico" scriveva Elio Pagliarani nella sua autobiografia Pro-memoria a Liarosa. Ed è lì, nella Viserba non ancora diventata stazione balneare di massa che si svolgono gli incontri amorosi con la ragazza dalle "gambe di cavalla pregna",  davanti a Villa Serena, "la più modesta come dimensioni e spazio, ma orgogliosamente in riva al mare, e in bel rilievo come fosse su un picco". Il distico isolato è quello che - come si dice - vale il prezzo del biglietto: "Riconosco che invece d'affogare / ti ho adoperata come un salvagente".

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IMMAGINE CREATA CON IA

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   LA  FRASE DEL GIORNO  

Non c'è risoluzione nel conflitto / storia esistenza fuori dell'amare /     altri, anche se amore importi amare / lacrime, se precipiti in errore /  o bruci in folle o guasti nel convitto / la vivanda, o sradichi dal fitto / pietà di noi e orgoglio con dolore.
ELIO PAGLIARANI, La ragazza Carla

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Elio Pagliarani (Viserba, 25 maggio 1927 – Roma, 8 marzo 2012), poeta e critico teatrale italiano. Tra i principali esponenti della neoavanguardia, fu uno dei protagonisti del Gruppo '63, all'interno del quale occupò tuttavia una posizione autonoma e personale. La sua poesia nasce dalla cronaca e dalla vita quotidiana.


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