NINA CASSIAN
LI AMO
Poeti
i misteriosi,
gli schietti,
una scatola cranica per elmo,
per scudo un velo di cellofan,
poeti,
queste specie, queste seppie
che si difendono
schizzando inchiostro.
(da C’è modo e modo di sparire, Adelphi, 2013 – Trad. A.N. Bernacchia e O. Fatica)
.
I poeti – dice la poetessa rumena Nina Cassian – sono alla fine come dei cavalieri erranti che vagano per le sconfinate lande del visibile alla ricerca dell’invisibile. La loro non è però una scelta, è un modo di vivere, una specie di missione: “Saggio tra i denti una sillaba di eternità / come se fosse una moneta dubbia. // Sono la scimmia condannata a scrivere”, come dice in un’altra poesia aggiungendosi alle celebri tre scimmie sagge della tradizione giapponese.
ILLUSTRAZIONE DI CHRISTIAN SCHLOE
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LA FRASE DEL GIORNO
La mia protesta linguistica / non ha potere. / Il nemico è analfabeta.
NINA CASSIAN
Nina Cassian, pseudonimo di Renée Annie Cassian-Mătăsaru (Galați, 27 novembre 1924 – New York, 15 aprile 2014), poetessa, scrittrice e traduttrice rumena. Esponente del Modernismo, nel 1985 si rifugiò negli Stati Uniti per sfuggire alla repressione del regime di Ceausescu, e lì rimase non solo a vivere, ma anche a scrivere poesie nella lingua del suo nuovo paese.
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