MARIÀ MANENT
MATTINA
Sei uscita dal sogno come dal mare. Ancora bagnata,
sorride ai sogni la tua bocca, con dolcezza.
Brilla il sole tra l’erba, ma tu vedi l’argento
della luna, che dorme nell’acqua.
Una luce di smeraldo quasi offusca i tuoi occhi;
profumi di quel mare ha la tua argilla fine;
e una grande perla chiara porti sotto i riccioli,
ondulati come un’alga tranquilla.
(da L’ombra e altre poesie, 1931)
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Un’Afrodite che nasce dal sogno e dal mare contemporaneamente: così il poeta catalano Marià Manent immagina la poesia. Ed è uno sfolgorare di luci e di colori, uno scintillio come di pietre preziose in cui la bellezza del mondo si manifesta attraverso il linguaggio e l’immaginazione.
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SANDRO BOTTICELLI, "NASCITA DI VENERE", FIRENZE, UFFIZI
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LA FRASE DEL GIORNO
Dietro il tuo sorriso leggero si indovina / l’anima ardente / come ad aprile, nel pomeriggio tempestoso, / il tramonto dorato risplende dietro un glicine.
MARIÀ MANENT, Le acacie selvagge
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