giovedì 27 febbraio 2020

Tra maschere


MARIA LUISA SPAZIANI

CARNEVALE DI NIZZA

Tra maschere che vanno su piedistalli mobili,
con pattini a rotelle, follemente
volte a mete irrisorie o che ci sfuggono,
ecco talora il volto, il volto atteso,
l’improbabile, il piccolo messia.
Dove cammina gli alberi respirano,
l’aria si fa cristallo, si rapprende
il senso occulto della nostra vita
che incauta andava a perdersi in rigagnoli,
in giocosi deserti.
(O forse sono
quei volti ardenti simili alle stelle
e nella spaventosa solitudine
captano i nostri raggi? È nostra dunque
la gloria che c’incanta?)


(da Transito con catene, Mondadori, 1977)

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Il Carnevale di Nizza è uno dei più famosi al mondo: carri burleschi, personaggi, artisti di strada sfilano in Place Masséna: la poetessa torinese Maria Luisa Spaziani vi assiste, mescolata tra la folla, e si ritrova a meditare sul mascherarsi e sul senso della vita, sull’apparire e sull’essere che si cela dietro ogni maschera.

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FOTOGRAFIA © PUNX/PIXABAY

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LA FRASE DEL GIORNO
L'uomo è poco se stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera e vi dirà la verità.
OSCAR WILDE, Il critico come artista




Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014), poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive.


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