VIVIAN LAMARQUE
SICURI NELLE VOSTRE TIEPIDE CASE
all’uomo comune davanti alla tv il 27 gennaio
Annoiato dal Giorno della Memoria
lui che tutti i santi giorni dell’anno
mai si annoia dell’insulso dejà vu della tv
giunta per una volta la fine di gennaio
“ancooora?” dice e cambia canale
per guardare anziché storia di orrori
horrori con l’h, come vi aveva ben previsti
Primo Levi voi che vivete sicuri nelle vostre
tiepide case a sera con scolpito dentro il cuore niente.
(da Madre d’inverno, Mondadori, 2016)
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Indifferenza, ignoranza, superficialità, vuoto interiore. C’è tutto questo nel ritratto di un “italiano medio” dipinto il 27 gennaio, Giornata della Memoria, dalla poetessa trentina Vivian Lamarque. E invece dovremmo imprimere bene nella memoria quelle parole di Primo Levi, cui appartiene il verso usato come titolo della poesia: “Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole. / Scolpitele nel vostro cuore”.
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LA FRASE DEL GIORNO
Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso – se ogni uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest'odio e l'avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo.
ETTY HILLESUM, Diario
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