ANA LUÍSA AMARAL
WHAT’S IN A NAME
Mi chiedo cosa c’è in un nome?
Di che spessore è quando lo si riceve,
quali guerre lo accolgono,
parallele?
Lignaggi, terre servili,
razze domate da poche sillabe,
fondamenta della storia in leggi forgiate
a ferro e fuoco?
Estirpato il nome, resterà l’amore,
resterai tu e io – anche nella morte,
anche se solo mito
E anche il mito (ascolta!),
la nostra breve storia
che qualcuno leggerà come materia inerte,
resterà nel sempre di ciò che è umano
E altri
lo raccoglieranno ancora,
quando nel loro secolo ce ne sarà troppo poco
E, amor mio, forza di me maggiore,
saremo per loro come la rosa –
Anzi, come il suo profumo:
sgovernato
(da What’s in a name e altri versi, Crocetti, 2019 - Traduzione di Livia Apa)
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Il titolo rende chiaro sin dal principio il collegamento con il celebre brano shakespeariano da Romeo e Giulietta “What's in a name? That which we call a rose by any other name would smell as sweet”. Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserverebbero il suo dolce profumo. La poetessa portoghese Ana Luísa Amaral traduce e dilata nel pensiero di Giulietta le parole del Bardo.
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IMMAGINE DALLA COPERTINA DI WHAT’S IN A NAME
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LA FRASE DEL GIORNO
Quello che rimane poi, / una volta che le dimensioni sono definite, / è questo non saper niente di niente / sentire che a poco valgono / queste sillabe.
ANA LUÍSA AMARAL, What’s in a name e altri versi
Ana Luísa Amaral (Lisbona, 5 aprile 1956), poetessa portoghese, traduttrice e docente di Letteratura e Cultura inglese all’Università di Porto. Esperta di Emily Dickinson, ha pubblicato anche un Dizionario di Critica Femminista.
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