LUCILLE CLIFTON
OMAGGIO AI MIEI FIANCHI
Questi fianchi sono fianchi larghi
hanno bisogno di spazio
in cui girarsi.
non ci stanno in piccoli
spazi meschini. questi fianchi
sono fianchi liberi.
non vogliono essere trattenuti.
questi fianchi non sono mai stati schiavi,
vanno dove vogliono andare
fanno ciò che vogliono fare.
questi fianchi sono fianchi possenti.
questi fianchi sono fianchi magici.
ho saputo che sono capaci
di fare un incantesimo a un uomo
e farlo girare come una trottola!
(da Gatti come angeli L'eros nella poesia femminile di lingua inglese, Medusa, 2006 - Traduzione di Loredana Magazzeni e Andrea Sirotti)
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Fece molto scalpore negli Stati Uniti questa poesia di Lucille Clifton, pubblicata nella raccolta Donna con due teste del 1980: una rivendicazione di femminilità e di fuga dagli stereotipi sul corpo delle donne – in particolare quelle afroamericane. È una presa di posizione che contrasta la “mitologia” razzista aprendo una nuova prospettiva: l’omaggio non è solo ai fianchi femminili, ma anche a una più libera sessualità e all’orgoglio di essere donna e nera.
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LA FRASE DEL GIORNO
Non scrivo di ciò che so. Scrivo di ciò che mi meraviglia.
LUCILLE CLIFTON
Lucille Clifton (Depew, New York, 27 giugno 1936 – Baltimora, Maryland, 13 febbraio 2010), poetessa, scrittrice e insegnante statunitense. Dal1979 al 1985 fu Poeta Laureato del Maryland. La sua poesia parte delle radici familiari – i suoi antenati erano schiavi deportati dal Benin – e dalle due “dita fantasma” (aveva sei dita per mano) amputatele da bambina.
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