ANA BLANDIANA
LA PATRIA DELL’INQUIETUDINE
La patria dell’inquietudine è qui
Disposta a ripensarci
Da un momento all’altro
E tuttavia non desiste dall’attendere
Qualcosa d’indefinito.
La patria è qui,
Fra queste pareti
A pochi metri l’una dall’altra,
E neppure in tutto lo spazio che le separa,
Ma solo sul tavolo cosparso di fogli e di matite
Pronte a scattare in piedi e mettersi a scrivere,
Scheletri di vecchie penne rianimatesi all’improvviso
Da tempo inutilizzate, dall’inchiostro rinsecchito,
Che scivolano frenetiche sulla carta
Senza lasciare traccia…
La patria dell’inquietudine è qui:
Riuscirò mai un giorno
A decifrare le tracce che non si vedono,
Ma che io so che esistono e che aspettano
Che le passi in bella copia
Nella mia patria A4?
(da La mia patria A4, Aracne, 2015 - Traduzione di Mauro Barindi)
..
//DIPINTO DI VLADIMIR KUSH
.LA FRASE DEL GIORNO
E di me stessa il ricordo rivibra / – Nella luminosa cripta a mo’ di vocabolario –, / Come un insetto rappreso nell’ambra.
ANA BLANDIANA, La mia patria A4
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