VLADISLAV CHODASEVIČ
LA PIOGGIA
Di tutto sono felice: della città fradicia,
dei tetti, fino a ieri polverosi,
che oggi, lustri come seta lucida,
brillano in rivoli d’argento.
Felice della mia passione spenta,
guardo dalla finestra sorridendo,
mentre passi oltre veloce
per la strada scivolosa, sola.
Felice che più forte cada la pioggia,
mentre, riparata in un androne altrui,
tu rovesci l’ombrello bagnato,
sgrullandoti dalla pioggia.
Felice che tu mi abbia dimenticato
quando esci da quel portico,
senza uno sguardo alla mia finestra,
senza rivolgermi il viso.
Felice che sia tu a passare oltre,
eppure che io possa vederti,
che tanto magnifica e innocente
passi col suo ardore la primavera.
(da Non è tempo di essere, Bompiani, 2019 – Traduzione di Caterina Graziadei)
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”Un diaframma è frapposto fra il poeta e il mondo, spesso il vetro della finestra, da cui osserva la realtà, sempre altra da sé” scrive Caterina Graziadei nella prefazione a "Non è tempo di essere", raccolta dei versi del poeta russo Vladislav Chodasevič. Eccola lì la vita che scorre, vicina ma distante, lontana anni luce da quel piccolo mondo, dalla stanza: ecco la pioggia che ricopre le miserie cittadine, ecco l’ex amata che si bagna sotto un inutile ombrello e passa oltre, come passa oltre a ogni istante l’esistenza.
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VEKKAS MAKALLEY, "DONNA CON OMBRELLO"
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LA FRASE DEL GIORNO
Risplendi nel fulvo riverbero, / e strida la penna solerte. / Vive nel suo rapido crepitio / tutto l’anelito del mio essere.
VLADISLAV CHODASEVIČ, Non è tempo di essere
Vladislav Felicianovič Chodasevič (Mosca, 16 maggio 1886 – Parigi, 14 giugno 1939), poeta e critico letterario russo. Esordì su una rivista simbolista nel 1907 con Giovinezza. Discepolo di Maksijm Gor’kij, pubblicò in seguito la raccolta metafisica La lira pesante. Fu marito della scrittrice Nina Berberova.
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