AMELIA ROSSELLI
SE NON È NOIA È AMORE
Se non è noia è amore. L'intero mondo carpiva da me i suoi
sensi cari. Se per la notte che mi porta il tuo oblio
io dimentico di frenarmi, se per le tua evanescenti braccia
io cerco un'altra foresta, un parco, o una avventura : –
se per le strade che conducono al paradiso io perdo la
tua bellezza: se per i canili ed i vescovadi del prato
della grande città io cerco la tua ombra : – se per tutto
questo io cerco ancora e ancora : – non è per la tua fierezza,
non è per la mia povertà : – è per il tuo sorriso obliquo
è per la tua maniera di amare. Entro della grande città
cadevano oblique ancora e ancora le maniere di amare
le delusioni amare.
(da Variazioni belliche, Garzanti, 1964)
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Come scrisse Bianca Maria Frabotta “La poesia di Amelia Rosselli è oscura eppure chiarissima. Certo, bisogna abituarvisi, come quando si entra da fuori in una stanza buia”. È un paragone davvero calzante, e possiamo rendercene conto da questa poesia sull’amore inserita nella sua raccolta d’esordio: il testo poetico diventa davvero “delirio o rullo” come descrisse la stessa poetessa il suo modo di scrivere.
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DIPINTO DI LEONARD AFREMOV
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LA FRASE DEL GIORNO
Se l'anima è la ritrosia dei sensi, allora l'amore è una / scienza che cade al primo venuto.
AMELIA ROSSELLI, Variazioni belliche
Amelia Rosselli (Parigi, 28 marzo 1930 – Roma, 11 febbraio 1996), poetessa, organista ed etnomusicologa italiana che ha fatto parte della "generazione degli anni trenta". È rimasta una figura di scrittrice unica per il suo plurilinguismo e per il tentativo di fondere l'uso della lingua con l'universalismo della musica.
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