GHIANNIS RITSOS
SCOLORIMENTO
Più passa il tempo e più ingrandisce il mare.
Contemporaneamente perde i suoi colori,
le cime si spezzano una a una. Innumerevoli ancore
arrugginiscono sulla terraferma. Quella che chiamavamo
libertà che non fosse la perdita? E che non sia
la perdita l’unico guadagno? Dopo
né perdita né guadagno. Niente. Le luci
della dogana e della taverna sul mare spente.
Solo la notte con le sue stelle false.
Kalamos, 10.X.82
(da Il funambolo e la luna, Crocetti, 1984 - Traduzione di Nicola Crocetti)
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Passa il tempo e ogni cosa sbiadisce in questi versi del poeta greco Ghiannis Ritsos: è ampiamente visibile negli oggetti elencati, dalle ancore arrugginite alle corde di ormeggio spezzate, addirittura nello scolorire del mare. E con le cose, sottintende il poeta, sbiadisce anche la vita.
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FOTOGRAFIA © JAMES BALDWIN
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LA FRASE DEL GIORNO
Ah, sì, invecchiano anche le statue e le poesie.
GHIANNIS RITSOS, Molto tardi nella notte
Ghiannis Ritsos (Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990), poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia.
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