martedì 5 novembre 2019

Mia charmeuse


GIOVANNI GIUDICI

A UNA GIOVANE SINDACALISTA

Parleranno di Beatrice, di Laura, di Eleonora
D'Este e Juliette Récamier,
Di Jeanne e Madame Sabatier
E molte altre ancora.


Ma io solo qui scrivo di te.
Mia charmeuse, mia encantadora:


Secoli di trattati sull'erotismo
Non valgono la tua risata di gola.


(da Il male dei creditori, Mondadori, 1977)

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Un elogio della bellezza: è quello che fa divertito e sornione il poeta spezzino Giovanni Giudici delineando questo ritratto femminile e attingendo a secoli di letteratura e di storia – facile riconoscere le donne amate da Dante e Petrarca, un po’ meno la musa di Torquato Tasso, Eleonora, e quella di Baudelaire, Madame Sabatier, e le icone di bellezza Giovanna d’Arco e Juliette Récamier, modella di Jacques-Louis David e François Gérard.

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FRANCINE VAN HOVE, "IL FIORE DI VINO"

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LA FRASE DEL GIORNO
Tu – non foglia che cresce / ma crescersi di foglia. / Tu – non mare che splende / ma splendersi del mare. / Tu – amore nell'amare. // Ciao, Sublime. // Ciao, Essere Umano semplicemente..
GIOVANNI GIUDICI, O beatrice




Giovanni Giudici (Porto Venere, 26 giugno 1924 – La Spezia, 24 maggio 2011), poeta e giornalista italiano. Della sua formazione cattolica e del suo lavoro nell'industria ha fatto i poli di una tensione che lo trascende e caratterizza il suo impegno civile. Numerose le sue traduzioni: Frost, Sylvia Plath, Orten, Pound, Ransom e Puškin.

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