martedì 29 ottobre 2019

Una cosa neutra


EDITH SÖDERGRAN

VIERGE MODERNE

Io non sono una donna. Sono una cosa neutra.
Sono un bimbo, un paggio e una decisione ardita,
sono un raggio ridente di sole scarlatto…
Io sono una rete per tutti i pesci voraci,
sono un calice a onore di tutte le donne,
sono un passo verso il caso e la rovina,
sono un salto nella libertà e nel sé…
Io sono il sussurro del sangue nell’orecchio dell’uomo,
sono una febbre dell’anima, della carne voglia e rifiuto,
sono una targa d’ingresso a nuovi paradisi.
Io sono una fiamma, che cerca vivace,
sono un’acqua, fonda, ma audace fino al ginocchio,
sono fuoco e acqua in rapporto leale, e senza condizioni…


(da La luna e altre poesie, Via del Vento Edizioni, 1995 - Traduzione di Daniela Marcheschi)

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La poetessa finlandese di lingua svedese Edith Södergran, iniziatrice del Modernismo nella penisola scandinava, fu inizialmente influenzata dalla filosofia di NIetzsche, dall’antropocentrismo e dal cristianesimo. Il suo io poetico è forte, conscio però della dimensione androgina del suo corpo. Questa poesia, una delle sue più celebri, non poteva essere accolta positivamente dalla critica del tempo, anzi ricevette critiche dure e astiose. Fu una donna, la critica Hagar Olsson, a comprenderne appieno la potenza: dal gennaio 1919 ne nacque un’amicizia, dapprima solo epistolare, che si trasformò in “sorellanza” nonostante le due donne si incontrassero solo sei volte.

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EDITH SÖDERGRAN _ FOTOGRAFIA © KULTURKOLLO

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LA FRASE DEL GIORNO
Oh, tienimi chiusa fra le tue braccia, così forte ch'io non abbia bisogno di nulla.
EDITH SÖDERGRAN




Edith Södergran (San Pietroburgo, 4 aprile 1892 – Roščino, 24 giugno 1923) poetessa finlandese di lingua svedese. Navigando tra Simbolismo ed Espressionismo con influssi nietzschiani, diede il via al Modernismo in salsa scandinava. Esordì nel 1916 con la raccolta Poesie, cui seguirono Lira di settembre, L'altare delle rose, L’ombra del futuro e Il paese che non esiste. Morì di tisi a 31 anni.



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