EDITH SÖDERGRAN
SCHERZO
Stelle lassù, inequivocabilmente chiare
il mio cuore sulla terra, inequivocabilmente chiaro.
Magnifica notte di stelle, noi siamo una cosa sola.
Non siedo, tremando, su una fune di stelle che potrebbero spezzarla?
Tempo, sei tu, abisso sonnolento, che mi provochi sbadigliando?
Pericolo per i piedi stanchi della danzatrice,
pericolo per le braccia dello scalatore, che allentano la presa,
pericolo per il nastro di perle, temerariamente teso.
Tempo ‑ perisci!
Ogni stella mi fa l'occhiolino: io sono te!
Ogni stella mi bacia sulla bocca: resta da me!
Le stelle chiudono un cerchio intorno a me sempre più vicino, più vicino,
tutto il mio busto dentro, in un vapore di stelle.
Cosa faccio là dentro? Piango?
La sera dorme. Il re del mare beve dalla conchiglia.
Nessuno si muoverà. Ma la danzatrice avanzi
sulle punte di mezzanotte,
e cada in ginocchio e tenda il braccio
e baci il bello.
(da L’altare delle rose, 1919)
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Uno scherzo, o meglio un sogno ad occhi aperti, in cui la poetessa modernista finlandese Edith Södergran si eleva diventando una funambolica acrobata, almeno con la fantasia – su una corda tesa tra le stelle per far entrare in affinità l’universo e il cuore.
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VINCENT VAN GOGH, "NOTTE STELLATA SUL RODANO"
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LA FRASE DEL GIORNO
L'anima ha sete. Ma ha bevuto, un giorno.
EDITH SÖDERGRAN
Edith Södergran (San Pietroburgo, 4 aprile 1892 – Roščino, 24 giugno 1923) poetessa finlandese di lingua svedese. Navigando tra Simbolismo ed Espressionismo con influssi nietzschiani, diede il via al Modernismo in salsa scandinava. Esordì nel 1916 con la raccolta Poesie, cui seguirono Lira di settembre, L'altare delle rose, L’ombra del futuro e Il paese che non esiste. Morì di tisi a 31 anni.
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