ELVIO ROMERO
L’OSPITE
Era entrata.
Quella che più sa, quella che pose l’orecchio
e ascoltò attentamente la negazione, il patto,
il detto e il disdetto; quella che vide il cambio
di colore delle tue labbra, precipitarsi
l’imprevisto, il nostro alzarci, l’avventura
e l’alba, il bacio,
l’allegria.
La notte era entrata.
Quella che più sa.
(da Un lampo ferito, 1967)
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La notte come una donnetta curiosa e affamata di gossip, che spia nell’ombra e ascolta di soppiatto: è lei la testimone degli sviluppi di una storia d’amore, dei suoi discorsi, delle cose dette e taciute, dei baci, della passione, in questi versi del poeta paraguaiano Elvio Romero.
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CHRISTOPHER B. MOONEY, “COCCOLE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Poiché il mio cuore non riposa la notte, / oggi mi sono messo ad accendere il vecchio fuoco.
ELVIO ROMERO, Il vecchio fuoco
Elvio Romero (Yegros, 1° dicembre 1926 - Buenos Aires, 19 maggio 2004), poeta paraguaiano. Militante comunista, lasciò il Paraguay durante la Guerra civile del 1947 per non farvi più ritorno, sognando comunque la “nostra terra profonda”. Fu esule in Argentina, Francia, Cuba, Italia e in vari paesi del Sudamerica. La sua poetica ha come temi l’esilio, l’abbandono e l’amore.
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