Bianco, freddo, ghiaccio, neve: tutte caratteristiche del cuore dell’inverno, del mese di gennaio: così le colgono il poeta ceco Jan Skácel, attratto dalla semplicità del paesaggio invernale, e il poeta statunitense Ted Kooser, ammaliato dai colori di un piccolo caffè vietnamita che interrompono il gelido buio notturno.
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JAN SKÁCEL
UN SECONDO DI GENNAIO
Fragile come una corteccia, il giorno sta in silenzio.
Al suo interno il sole, bianco, totalmente bianco.
E anche la neve è bianca, gli alberi, i tetti, la neve.
E anche questo secondo, è bianco, questo momento.
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TED KOOSER
DI GENNAIO
Solo una cella nel gelido alveare della notte
è illuminata, o così ci sembra:
questo caffè vietnamita, con la sua luce unta,
i suoi odori, le cui forme colorate sono come fiori.
Risate e conversazioni, il ticchettio delle bacchette.
Oltre il vetro, la città d'inverno
Scricchiola come un vecchio ponte di legno.
Un grande vento soffia sotto tutti noi.
Più grande è la finestra, più trema.
(da Volando di notte: Poesie 1965-1985, 2005)
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LA FRASE DEL GIORNO
Gennaio s’illumina con neve silvestre. / Quanto ardore! E canta. / La neve fino al canto - la neve, la neve / in volo incanta.
JORGE GUILLÉN, La nostra aria
Jan Skácel (Vnorovy, Moravia, 1922- Brno,1989), poeta ceco, fu costretto dal regime comunista a lasciare il giornale di cui era redattore. Dopo la Primavera di Praga, smise di pubblicare in Cecoslovacchia: la censura sovietica proibì i suoi libri, che apparvero sotto forma di samizdat.
Ted Kooser (Ames, Iowa, 25 Aprile 1939) è un poeta statunitense. È stato Poeta laureato alla Libreria del Congresso dal 2004 al 2006. Le sue poesie sono caratterizzate da uno stile semplice e colloquiale e hanno spesso come temi il MIdwest, l’amore, il tempo e la famiglia.
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