SOLVEIG VON SCHOULTZ
CUORE
Gli davamo miglio, non troppo,
a sufficienza perché non si stancasse,
gli davamo acqua, un ditale,
perché gli ricordasse la sorgente
aprivamo la porta, appena un po’
perché il cielo gli colpisse l’occhio
e abbiamo messo un pezzo di specchio nella sua gabbia
perché vedesse direttamente la nuvola.
Restava immobile con le ali palpitanti.
Così cantava.
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Il cuore come un uccellino in gabbia, come un canarino privato della libertà che si illude per un raggio di sole e un pezzetto di cielo e allora canta: è tutta in questa immagine la poesia di Solveig von Schoultz, scrittrice modernista finlandese di lingua svedese.
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IMMAGINE © PLAYBUZZ
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LA FRASE DEL GIORNO
Quant'è nobile il cuore triste che vuole cantare un canto gioioso con cuori gioiosi.
KAHLIL GIBRAN, Sabbia e spuma
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