RUTGER KOPLAND
STRIDULO CANCELLO
Stavamo addossati allo stridulo cancello,
fuori del mondo come cavalli.
Ancora terra, letame e soir
de Paris, una sera di dove e di quando.
Versi dimenticati salivano dal fondo,
dolci località che rimano con oscurità,
e tu sussurrasti: qui, il meglio
è qui, dove sei adesso, dove
appoggi le tue mani. Ci stendemmo
sulla terra, uno sull’altra, il cancello
strideva pressato dai cavalli.
(da Chi trova ha cercato male, 1972– Traduzione di G.Faggin e G.Nadiani)
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Nella campagna olandese bucolica e ventosa il poeta Rutger Kopland scopre che il proprio posto talvolta è dove si è – non in oscure lontane località o nelle scintillanti città del globo, ma lì, dove si trova il proprio affetto e la vita proprio da quello prende senso.
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FOTOGRAFIA © SETH DOCHTER
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LA FRASE DEL GIORNO
L'umano arriva dove arriva l'amore; non ha confini se non quelli che gli diamo.
ITALO CALVINO, La giornata di uno scrutatore
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