mercoledì 17 ottobre 2012

Parole per l’amore


SERGEJ ESENIN

OGGI HO CHIESTO AD UN CAMBIAVALUTE

Oggi ho chiesto ad un cambiavalute
che per un rublo dà mezzo tumàn,
come dire in persiano alla mia bella
Laila, le tenere parole “t'amo”.

Oggi ho chiesto ad un cambiavalute
umile più del vento e più dell'acqua
del Vana, come dire alla mia bella
Laila, la parola “bacio”, la più dolce.

Gli ho domandato ancora, nascondendo
la timidezza nel fondo del cuore,
come io avrei potuto alla mia bella
Laila dire la parola “mia”.

Così il cambiavalute mi ha risposto:
- Non ci sono parole per l'amore,
ma soltanto i fuggevoli sospiri
e gli sguardi che come stelle splendono.

Non c'è parola per il bacio. Il bacio
non è sopra una tomba un'iscrizione.
Il bacio ha il fiato delle rose rosse,
petalo che si scioglie sulla bocca.

L'amore non dà pegni e non li chiede,
insegna gioia e dolore. "Sei mia"
possono dirlo soltanto le mani
che han lacerato lo scialle di seta.

(da Motivi persiani, 1925 - Traduzione di Luciano Luisi)

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Nel settembre 1924, ormai separatosi dalla ballerina Isadora Duncan, caduto nell’abisso dell’alcool e di componimenti trasgressivi tanto eclatanti da far coniare ai russi un termine apposito, “esenismo”, il poeta Sergej Esenin compie un viaggio in Persia: è un momento sereno in un lungo periodo nero. E ne nascono i Motivi persiani, come questa lirica d’amore che raggiunge una grazia poetica davvero notevole, screziandosi dei toni di una favola orientale.

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REMBRANDT, “IL CAMBIAVALUTE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Al mondo non si fa altro / che cantare e ricantare l'amore. / E anch'io in un tempo lontano l'ho fatto / e ancora, e di nuovo, / perché hanno un respiro profondo / le parole della tenerezza.

SERGEJ A. ESENIN, Motivi persiani




Sergéj Aleksándrovič Esénin (Konstantinovo, 3 ottobre 1895 – Leningrado, 28 dicembre 1925), poeta russo imagista. Nato da una famiglia contadina, le sue poesie furono influenzate dal folklore russo. Nel 1922 sposò la ballerina statunitense Isadora Duncan, da cui divorziò nel 1924. L’anno seguente fu trovato morto in un albergo di Leningrado forse suicida forse ucciso da agenti della polizia sovietica.


2 commenti:

Vania ha detto...

...la foto è perfettissima per questa poesia...direi lirica.

..e come non ricordare la Laila...di Branduardi.:)
http://www.youtube.com/watch?v=4TtZeqFWMVg

ciaoo Vania

DR ha detto...

esatto: è la stessa Laila di Esenin