lunedì 2 settembre 2024

Segni misteriosi


ANA EMILIA LAHITTE

PERCHÉ LE VOCI SVANISCONO

Perché
le voci svaniscono,
le verità
che reclamano l'eternità
e muoiono brandendo
ardenti credenziali di sangue oscuro.

Esseri mascherati
travisano le lotte, le ferite.
Elaborano la loro morale redditizia
e scalano la loro loggia stipendiata
con un sorriso di allume e panacea.

Ma l'umanità
ciclicamente
annienta i suoi padroni,
i suoi mostri, i suoi sosia.
E ci restano segni misteriosi:
gli occhi di un coati,
una corteccia,
una lanterna arrugginita.

Le stelle.

(da Gli abissi, 1979)

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La bellezza ferita è uno dei temi che la poetessa argentina Ana Emilia Lahitte ha sviluppato nel corso della sua carriera poetica. E dunque, per quanto l'umanità dia spesso il peggio di sé con guerre e soprusi, rimarrà sempre quell'illusione effimera, quel lampo che ci chiama da un bosco, da un giardino, dagli occhi di un animale - il coati è una sorta di procione del Sudamerica -  o ancora da un cielo notturno.

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FOTOGRAFIA © BURAK THE WEEKENDER/PEXELS

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Chiamiamo vita / questo bivio / tra la solitudine e l'universo.
ANA EMILIA LAHITTE, Gironsiglos

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Ana Emilia Lahitte (La Plata, 19 dicembre 1921 – 10 luglio 2013), poetessa e scrittrice argentina. Ha pubblicato 27 libri suddivisi tra poesia, narrativa, teatro e saggi. Ha collaborato con diversi ministeri alla diffusione della poesia argentina nel mondo.


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