La luce di settembre, così dolce, così calda, che va perdendo l'aggressività dell'estate e illanguidisce verso un nuovo autunno: appare nel chiarore notturno nei versi della poetessa italiana Daria Menicanti e sotto forma di tramonto nella poesia del poeta spagnolo Enrique García-Máiquez.
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FOTOGRAFIA © PAUL BRENNAN/PUBLIC DOMAIN PICTURES
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DARIA MENICANTI
MAI HO VEDUTO
È tutta in fiore la luna. Settembre
si guarda attorno con occhi di cerva
tremando. Mai ho veduto così chiara
come questa una notte, così calma.
settembre 1966
(da Un nero d’ombra, 1969)
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ENRIQUE GARCÍA MÁIQUEZ
ACQUARELLO
Che m’importa delle spiagge del mondo?
È solo questa che inchioda la mia memoria.
LUIS CERNUDA
La solita spiaggia
è diventata più timida.
La luce di settembre
tersa, tenue, calda,
stanca si accosta
alla riva.
C’è bassa marea.
Il mare è nudo.
Il sole si vergogna.
A Cadice, la cupola
d'oro si spegne.
E il faro, che attraversa
la notte, si allunga…
(da Con il tempo, 2010)
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LA FRASE DEL GIORNO
- Preferite, fra i mesi neutri, l'aprile o il settembre?
- Il settembre. E' più feminino, più discreto, più misterioso. Pare una primavera veduta in un sogno.
GABRIELE D’ANNUNZIO, Il piacere
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Daria Menicanti (Piacenza, 6 aprile 1914 – Mozzate, 4 gennaio 1995), poetessa, insegnante e traduttrice italiana. In lei si mescolano il registro sarcastico e ironico e quello più sottile della malinconia. Per Lalla Romano la sua era “una voce nuova, moderna e classica, per niente alla moda, ma libera e anche audace”.
Enrique García-Máiquez (Murcia, 1969), poeta, critico letterario, scrittore, professore, editorialista e traduttore spagnolo. La sua poesia ha una trama narrativa, allegra ed elegiaca, 'radicata' nella vita quotidiana e nella tradizione e presenta una versificazione tradizionale che non suona familiare a causa delle interruzioni nel suo colloquialismo.
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