martedì 10 settembre 2024

Ali ai piedi


BARTOLO CATTAFI

BAEDEKER

Il faro è visibile, vicino,
il mare anche nell'alto
inverno è caldo,
sabbia candida e fine,
in questa
stagione non è caro.
E non è vero. In questa
e in ogni altra stagione
se fai parte del quadro
darai un'orribile moneta.
Scivola, vola,
non immergere un dito,
non indagare sulle squame d¹indaco.
I vecchi ingranaggi sono pronti
e precisi, prudenti.
Udrai anche cantare.
Scappa, metti
ali ai piedi
tappi di cera agli orecchi.

(da L'osso, l'anima, Mondadori, 1964)

.

Il poeta siciliano Bartolo Cattafi declina a suo modo il mito di Odisseo: quello presentato - lo stesso Cattafi, infine - è un eroe in fuga dalla "gran sabbia che si stende ovunque / dove non è possibile permangano / nomi, memorie", è un personaggio destinato ad essere fuori dal quadro, a evadere da quella località turistica di mare con il disincanto dell'uomo disilluso e la necessità di non udire le Sirene delle radici che lo chiamano con la loro canzone nostalgica.

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TANYA STEFANOVICH, "SERIE DEI FARI, LIVERPOOL"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Si parte sempre da Greenwich / dallo zero segnato in ogni carta.
BARTOLO CATTAFI, Partenza da Greenwich

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Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1922 – Milano, 13 marzo 1979),  poeta italiano. La sua poesia spazia sui dilemmi esistenziali con sensibilità di diarista, spesso con uno sguardo metafisico dove sono protagonisti il vuoto e la solitudine. Nei suoi versi il tema del viaggio è una costante metafora del vivere.


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