giovedì 15 giugno 2023

Non stancarsi d’amare


ANGELO MARIA RIPELLINO

VIVERE È STARE SVEGLI

Vivere è stare svegli
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.

Vivere è amare la vita
con i suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende più squallide.

Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole,
vestite con frange di festa.

Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.

(da Non un giorno ma adesso, 1960)

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Vivere in fondo è sapersi adattare a questo mondo, alle sue convenzioni, ai rapporti con gli altri – allora si comprende che è necessario, seguendo il dettato di Hemingway, evitare di “passare i giorni”, ma consumarli con intensità. Una vita che – dice il poeta e traduttore Angelo Maria Ripellino – va pienamente vissuta, accettata, sempre inseguendo la sua vena di speranza e soprattutto mai “stancandosi di amare”.

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PIERRE-AUGUSTE RENOIR, "COLAZIONE IN RIVA AL FIUME"

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Oh, non dico che la vita sia sempre / la marcia nuziale di Mendelssohn, / ma la colpa non è degli alberi.
ANGELO MARIA RIPELLINO, Lo splendido violino verde

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ripellino-angelo-mariaAngelo Maria Ripellino (Palermo, 4 dicembre 1923 – Roma, 21 aprile 1978),  traduttore, poeta e slavista italiano. Docente di Filologia Slava a Bologna e poi di Lingua e Letteratura russa a Roma, è notissimo per l’antologia Poesia russa del ‘900, pubblicata da Guanda nel 1954.


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