giovedì 8 giugno 2023

Il fumo dell’arguzia


HANS MAGNUS ENZENSBERGER

CENTRALE DI TOLEDO, CUBA

Il tintinnio delle tessere del domino sul tavolo della cucina
lo scricchiolio sotto la mia branda
il distinto congolese che legge
una vecchia copia del monde diplomatique

lo stridio della lima sul machete
il gemito e la tosse della radio:
tra due hit brasiliane
le dimissioni di Dubcek sotto il tetto di lamiera

alla finestra i numerosi nemici
che tutti dicono salveranno il Paese: implacabile
la canna alta e grassa e sopra
nero e immobile il fumo dell'arguzia

Percepisco tutto questo attraverso tre veli:
quello della luminosità dell'aria nella calura di mezzogiorno
quello della griglia intricata della teoria
quello della zanzariera che mi copre

1969

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Negli Anni '60 Cuba era per molti intellettuali europei un luogo utopico da idolatrare. Anche per lo scrittore e poeta tedesco Hans Magnus Enzensberger: ma essere sul posto, constatare de visu, lo portano a  riconoscere la grande spaccatura tra il sogno e la realtà. Partito per l'isola nell'ottobre del 1968 pieno di speranza, con l'intenzione non di scrivere ma di approfondire il socialismo cubano, ne ritornò con molte pagine scritte e l'idea di riformare il ruolo dello scrittore. Ma il libro che intendeva pubblicare, Cuba, l'invenzione di un'isola, fu programmato per il 1969, poi per il 1970, poi definitivamente cancellato. La poesia citata rende l'atmosfera di quei tempi, ormai datati e superati dal progredire della Storia.

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FOTOGRAFIA © IVAN CAÑAS

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Il turismo, ideato per liberare i suoi seguaci dalla società, prese la società in viaggio con sé. Da allora sulla faccia dei compagni di viaggio, si poté leggere ciò che si voleva dimenticare.
HANS MAGNUS ENZENSBERGER, Focus, n. 89

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Hans Magnus Enzensberger (Kaufbeuren, 11 novembre 1929 – Monaco, 24 novembre 2022), scrittore, poeta, traduttore ed editore tedesco. La sua poesia, con espressione volutamente antipoetica e provocatoria, non vede un mezzo di salvezza per l'uomo e si presenta come denuncia spietata di tutte le storture e debolezze della società.


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