ELSE LASKER-SCHÜLER
CONCILIAZIONE
Cadrà una grande stella nel mio grembo…
Vogliamo vegliare la notte,
pregare nelle lingue
intagliate come arpe.
Vogliamo conciliarci la notte,
tanto trabocca Dio.
Son bimbi i cuori nostri,
che vorrebbero dolci di stanchezza posare.
E vogliono baciarsi
le nostre labbra – di che cosa temi?
non confina il mio cuore
col tuo – sempre il tuo sangue mi colora
le guance in rosso
Vogliamo conciliarci la notte,
se ci abbracciamo non moriamo.
Cadrà una grande stella nel mio grembo.
(da Meine Wunder, 1911 – Traduzione di Nicola Gardini)
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Lo Yom Kippur, festa religiosa ebraica che cade in settembre, è il Giorno della Riconciliazione, il momento in cui si chiede perdono delle proprie colpe, non solo a Dio, ma a chiunque si è recata offesa, intenzionalmente o involontariamente. La poetessa tedesca Else Lasker-Schüler lo fa con questi versi espressionisti, che ispireranno poco dopo al pittore Franz Marc la litografia riprodotta qui sotto.
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FRANZ MARC, "RICONCILIAZIONE"
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LA FRASE DEL GIORNO
Sempre devo fare come vuole la tempesta, / Sono un mare senza riva.
ELSE LASKER-SCHÜLER, Ballate ebraiche
Else Lasker-Schüler, all'anagrafe Elisabeth Schüler (Elberfeld, 11 febbraio 1869 – Gerusalemme, 22 gennaio 1945), poetessa tedesca. Frequentò l’ambiente espressionista, i cui autori la sostennero economicamente dopo il secondo divorzio. Nel 1933, pochi mesi dopo aver vinto il Premio Kleist, emigrò a Zurigo in seguito alle minacce naziste.
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