FABIO PUSTERLA
BILANCIO DELLO SPERPERATORE
Tutte le mie ricchezze
le ho gettate al vento
in una sola notte
o forse due.
I talenti che avevo: sperperati.
Scomparse le onde del mio mare,
asciutti i fiumi. Le stelle
ho voluto spegnere una dopo l'altra:
come un gioco. E ho regalato il buio
a un commerciante di luce.
Non ho tenuto fede
a nessuna promessa,
ho perso ogni cosa
con piena volontà.
(da Pietra sangue, Marcos y Marcos, 1999)
.
Un figliol prodigo non pentito, un personaggio degno dell’Antologia di Spoon River questo che mette in scena il poeta svizzero Fabio Pusterla. Si tratta in realtà di quello che per la società è un fallito ma che rivendica la propria libertà e richiama alla mente il conte Mascetti di Amici miei Atto II, film cult del 1982 di Mario Monicelli: “Come quando i Conti Mascetti andavano fuori con l'Isotta Fraschini, lo chauffeur, il maggiordomo e un orso bruno al guinzaglio. Io in cinque anni mi sono fatto fuori tutto il patrimonio mio e quello di mia moglie Alice. Eh sì, calcolato al giorno d'oggi saranno circa 6 miliardi e me ne vanto, me ne vanto!”
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REMBRANDT VAN RIJN, "IO E SASKIA"
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LA FRASE DEL GIORNO
Essere avaro vuol dire rubare agli altri scialacquare vuol dire rubare a sé ed agli altri.
PAOLO MANTEGAZZA
Fabio Pusterla (Mendrisio, 1957) è un poeta, traduttore e critico letterario svizzero di lingua italiana. Laureato in Lettere Moderne, insegna al Liceo Cantonale di Lugano 1 e all’Università della Svizzera Italiana. Ha vinto il Premio Montale 1986.
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