venerdì 9 luglio 2021

Come sei bella


GHIANNIS RITSOS

PAROLA CARNALE, 9

Come sei bella. La tua bellezza mi spaventa. Ho fame di te. Ho sete di te.
Ti supplico: nasconditi; renditi invisibile a tutti; visibile solo a me; coperta
dalle punte dei piedi ai capelli da un velo nero trasparente
screziato dei sospiri d’argento di lune primaverili. I tuoi pori emettono
vocali, consonanti di desiderio; si articolano parole segrete;
eruzioni rosa dall’atto dell’amore. Il tuo velo si gonfia, splende
sulla città annottata coi bar fiochi, le osterie sul mare;
la farmacia notturna illuminata da proiettori verdi, una sfera di vetro
rotea velocemente mostrando paesaggi della terra. L’ubriaco barcolla
in una bufera portata dal respiro del tuo corpo. Non andare. Non andare.
Così materiale e inafferrabile. Un toro di pietra
salta sull’erba secca dal frontone. Una donna nuda sale la scala di legno
con una bacinella d’acqua calda. Il vapore le nasconde il viso. Alto nell’aria
un elicottero in perlustrazione ronza in un punto indefinito. Mettiti in salvo.
Cercano te. Nasconditi più in fondo tra le mie braccia. Il pelo
della coperta rossa che ci copre cresce incessantemente,
diventa un’orsa incinta la coperta. E sotto l’orsa rossa
ci amiamo infinitamente, oltre il tempo e oltre la morte,
in un’unica unione universale. Come sei bella. La tua bellezza mi spaventa.
E ho fame di te. E ho sete di te. E ti supplico: nasconditi.

(da Erotica, 1981 - Traduzione di Nicola Crocetti)

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”La Poesia non ha mai camminato così / sotto i bianchissimi meli in fiore di nessun Paradiso” ha scritto Ghiannis Ritsos in una delle liriche di Parola carnale che precedono questa. Ecco perché vorrebbe tutta per sé la Bellezza di Diotima, perché ambisce ad essere l’unico fruitore di quell’amore capace di dare voce all’estasi sublime della parola. Ed è per questo che nei due versi immediatamente successivi dirà: “Tutti i corpi che ho toccato, che ho visto, che ho preso, che ho sognato, / tutti addensati nel tuo corpo”.

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JOHN WORTHINGTON, "IL SUSSURRO DEL MARE"

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia / ah la poesia – diceva – / un coito infinito.
GHIANNIS RITSOS, Erotica




Ghiannis Ritsos (Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990), poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia.


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