martedì 6 luglio 2021

Sappiate essere ciò che siete


RUBÉN DARÍO

FILOSOFIA

Saluta il sole, ragno, non essere astioso.
Tu, rospo, rendi grazie a Dio, perché sei.
Sul granchio peloso sono spine di rosa
e sui molluschi reminiscenze di donne.

Sappiate essere ciò che siete, enigmi, essendo forme;
lasciate la responsabilità alle Norme,
esse la rimanderanno all’Onnipotente…
(Suona, grillo al chiaro di luna, e danzi l’orso).

(da Canti di vita e di speranza, 1905)

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In questi petali secchi c’è più filosofia / di quella che può darti la tua saggia biblioteca” in altri versi dice una donna anziana al poeta nicaraguense Rubén Darío. La supremazia della natura genera un ottimismo che permea entrambe le strofe, l’armonia è assicurata dal demiurgo che governa l’universo: “Mentre intessete, o cuori tenebrosi, / conciliaboli d'odio e di miseria, / l'organo dell'Amore diffonde le sue note. / Cantano. Udite: «La vita è dolce e seria»”.

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FOTOGRAFIA © JON SULLIVAN
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LA FRASE DEL GIORNO
Cerco una forma che il mio stile non può scoprire, un bocciolo di pensiero che vuole essere una rosa.
RUBÉN DARÍO, Prose profane e altre poesie




Félix Rubén García Sarmiento, conosciuto con lo pseudonimo Rubén Darío (Metapa, 18 gennaio 1867 – León, 6 febbraio 1916), poeta modernista, giornalista e diplomatico nicaraguense. Rilevante nell'opera di Darío il suo contributo al rinnovamento della poesia latino-americana, grazie all'introduzione di metriche e motivi provenienti dalla poesia francese del tempo.


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