Due poeti centroamericani per celebrare luglio: il messicano Xavier Villaurrutía interpreta un dipinto di Paul Cézanne, precisamente una natura morta con frutta tipicamente estiva: è un’esplosione dei colori tipici del mese. Il nicaraguense Ernesto Cardenal si immerge nell’atmosfera di una sera di luglio presso l’abbazia trappista di Gethsemani, nel Kentucky.
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FOTOGRAFIA © WALLUP
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XAVIER VILLAURRUTÍA
CÉZANNE 1839-1906
Luglio scioglie in vapore
i vetri delle finestre
dell'acqua e dell'aria.
Nel girasole bianco e blu della tovaglia
i frutti assumono pose eterne
per l'occhio e per il pennello.
Con le arance dai pori aperti
le mele si colorano troppo,
e le pesche, per la loro buccia di quindici anni,
fanno voglia di accarezzarle.
Le pere grosse hanno rotolato
il loro marmo trasparente
lontano delle pere lentigginose
e delle noci rugose.
Fa caldo! Tuttavia
che peccato bere la “natura morta"
che hanno lasciato nel bicchiere.
(da Riflessi, 1926)
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ERNESTO CARDENAL
GETHSEMANI, KY
6.
Come i gufi, che vedono solo di notte, e come
il mezzogiorno è la mezzanotte dei pipistrelli,
in questa sera luminoso di luglio non sarà diversa la luce
e non sarà soltanto il buio che vediamo?
il serbatoio argenteo dell’acquedotto, il tramonto,
le rondini che volteggiano, questo libro di Suso,
l’aereo che attraversa come un pesce il cielo di luglio?
(da Gethsemany, KY, 1965)
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LA FRASE DEL GIORNO
Guardo a luglio in modo diverso da come ho sempre fatto – una volta mi sembrava arido, e secco – a stento ne ho amato qualcosa a causa della calura e della polvere.
EMILY DICKINSON, Lettera a Susan Gilbert
Xavier Villaurrutía González (Città del Messico, 27 marzo 1903 - 25 dicembre 1950), poeta e drammaturgo messicano, fu membro del gruppo vicino alla rivista Contemporanéos e vicino al Surrealismo. La sua opera poetica si distingue per l’oscurità e per immagini di abbandono e desolazione.
Ernesto Cardenal Martínez (Granada, Nicaragua, 20 gennaio 1925 – Managua, 1° marzo 2020) poeta, presbitero e teologo nicaraguense. Protagonista della rivoluzione in Nicaragua del 1979, fu tra i massimi esponenti della teologia della liberazione: è stato il fondatore della comunità religiosa di Solentiname.
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