venerdì 2 luglio 2021

Per quel che riesci a ricordare


BILLY COLLINS

DIMENTICANZA

Il primo ad andarsene è il nome dell’autore
diligentemente seguito dal titolo, dalla trama,
dal finale mozzafiato, dall’intero romanzo
che d’improvviso diventa un romanzo che non hai mai letto, mai sentito nominare,

come se, uno dopo l’altro, i ricordi che eri solito ospitare
avessero deciso di ritirarsi nell’emisfero sud del cervello,
in un piccolo villaggio di pescatori dove non ci sono telefoni.

Molto tempo fa hai dato il bacio d’addio ai nomi delle nove Muse
e hai visto l’equazione di secondo grado fare le valigie,
e anche adesso che mandi a memoria l’ordine dei pianeti,

qualcos’altro scivola via, forse il fiore simbolo di uno Stato,
l’indirizzo di uno zio, la capitale del Paraguay.

Tutto quello che ti sforzi di ricordare
non ti sta sulla punta della lingua,
e non è nemmeno in agguato in un anfratto della milza.

Se ne è andato lungo la corrente di un oscuro fiume mitologico
il cui nome comincia con una L per quel che riesci a ricordare,
già lungo la strada per l’oblio dove ti unirai a chi
ha scordato come si nuota e come si va in bicicletta.

Non c’è da stupirsi se ti svegli a notte fonda
per controllare la data di una famosa battaglia in un libro di guerra.
Non c’è da stupirsi se la luna dalla finestra sembra scivolata
fuori da una poesia d’amore che un tempo sapevi a memoria.

(da A vela in solitaria intorno alla stanza, Fazi, 2013 – Traduzione di Franco Nasi)

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Il cervello umano – secondo studi scientifici – è l’equivalente di un supercomputer capace di immagazzinare fino a 2,5 petabyte di dati: sarebbero l’equivalente, ad esempio, di tre milioni di ore di serie tv. È però strutturato in modo tale da non avere tutto a portata di mano in ogni momento e ha anche la favolosa funzione dell’oblio: cancella informazioni di minore interesse già entro un’ora e naturalmente quelle di antica formazione che non risultano più necessarie. Un meccanismo che il poeta statunitense Billy Collins reputa degno di essere onorato con una poesia.

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FOTOGRAFIA © WIKIMEDIA COMMONS

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LA FRASE DEL GIORNO
L’oblio è una forma di libertà.
KAHLIL GIBRAN, Sabbia e spuma




William Collins, detto Billy (New York, 22 marzo 1941), poeta statunitense. Dopo aver insegnato letteratura inglese al Lehman College nel Bronx per oltre 50 anni, ora è in pensione. Le sue poesie raccontano con ironia la vita dell’America borghese e suburbana.


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