ANTONIA POZZI
TEMPO
I
Mentre tu dormi
le stagioni passano
sulla montagna.
La neve in alto
struggendosi dà vita
al vento:
dietro la casa il prato parla,
la luce
beve orme di pioggia sui sentieri.
Mentre tu dormi
anni di sole passano
fra le cime dei làrici
e le nubi.
28 maggio 1935
II
Io posso cogliere i mughetti
mentre tu dormi
perché so dove crescono.
E la mia vera casa
con le sue porte e le sue pietre
sia lontana,
né io più la ritrovi,
ma vada errando
pei boschi
eternamente –
mentre tu dormi
ed i mughetti crescono
senza tregua.
28 maggio 1935
(da Parole, 1939)
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“Vassene 'l tempo e l'uom non se n'avvede; / ch'altra potenza è quella che l'ascolta, / e altra è quella c'ha l'anima intera”: prendiamo a prestito una terzina del Purgatorio per commentare questa doppia poesia di Antonia Pozzi., caratterizzata da quella specie di refrain “Mentre tu dormi”: sembra un’accusa di inconsapevolezza, che si allarga alla vita e alle sue gioie che il sonno nega. Ma il tempo continua a scorrere inesorabile, dai mughetti di primavera alle nevi d’inverno passando per i prati estivi e la luce autunnale tra i larici tinti d’arancione.
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FOTOGRAFIA © WALLUP.NET
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LA FRASE DEL GIORNO
Il colore dei monti dice /
il passare del tempo.
ANTONIA POZZI, Parole
Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – 3 dicembre 1938), poetessa italiana. Laureatasi in Filologia con una tesi su Flaubert, si tolse la vita dopo una contrastata storia d’amore. Il suo diario poetico Parole fu pubblicato postumo, nel 1939: composto a partire dai diciassette anni, riflette un'amara e inquieta sensibilità in cui si avverte l'influsso della lirica di Rilke.
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