mercoledì 14 ottobre 2020

Avrei dovuto dirti ti amo


JUAN GELMAN

PRESENZA DELL’AUTUNNO

Avrei dovuto dirti ti amo
ma l’autunno mi faceva segno,
inchiodava le sue porte dentro l’anima.

Accoglilo, amore.
Vai da lui, struscia la tua dolcezza
sulla sua dolcezza materna.
Vai da lui, lui, l’autunno duro,
l’autunno dolce in cui riposo il mio respiro.

Vai da lui, amore.
Non sono io quello che ti ama in questo momento.
È lui in me, la sua invenzione.
Un lento assassinio di tenerezza.

(Presencia del otoño da Il gioco che giochiamo, 1959 – Traduzione di Milton Fernandez)

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In questi versi del poeta argentino Juan Gelman l’autunno è un rivale in amore, che sfrutta le debolezze dell’innamorato. E questi a sua volta si riconosce sconfitto da tanta dolcezza, è addirittura quasi contento di essere sostituito da lui. In realtà, come un deus ex machina è l’innamorato stesso alla fine a essere l’autunno.

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TIM GILLILAND, "BACIO NEL PARCO D'AUTUNNO"

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LA FRASE DEL GIORNO
Il silenzio ha tremato per noi / come i piedi scalzi di quest’inverno di poveri, / rimangono ancora tra le tue braccia volti d’amore abbandonati, / dopo aver amato
regrediamo al fuoco, alla furia, all’ingiustizia.
JUAN GELMAN, Velorio del solo




Juan Gelman (Buenos Aires, 3 maggio 1930 – Città del Messico, 14 gennaio 2014), poeta, scrittore e giornalista argentino. Vincitore del Premio Cervantes nel 2007, è autore di una poesia esistenziale con accenti lirici e intimisti, divenuta più sociale con l’avvento della dittatura militare (il figlio e la nuora furono sequestrati e uccisi dal regime, la nipote data in adozione) e l’esilio.


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