martedì 1 settembre 2020

Poesie per settembre VII


Settembre è uno dei mesi più dolci dell’anno – certo, qualcuno prova la malinconia di un’altra estate che finisce, ma il dissolversi del grande caldo è una liberazione che si apre nelle belle giornate che porteranno verso l’autunno. Quella dolcezza traspare malinconica qua e là nei versi della poetessa trentina Vivian Lamarque e più languida negli endecasillabi del poeta ligure Francesco Pastonchi.
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FOTOGRAFIA © EVAN SUNG/NYTIMES
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VIVIAN LAMARQUE

LETTERA DAL BALCONE

Ti scrivo dal balcone
dove resto ancora un poco questa sera
a guardare l'orto al sole di settembre
a mangiare pane e olio e foglie piccole di basilico
ti scrivo meno fiera di quello che vorresti
sono una donna forte sì
ma con anche continue tentazioni di non esserlo
di lasciarmi sciogliere d'amore al sole
e carezzarti e baciarti un po' di più di quello che tu vuoi
ti scrivo dal balcone
guardando il fico pieno di frutti
e il pero con le foglie malate
ho qualche pensiero triste
e due o tre sereni.


(da Poesie 1972-2002, Mondadori, 2002)

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FRANCESCO PASTONCHI

COLLINA PIEMONTESE

Bel tornare per quelle azzurre strade
di collina, la sera di settembre.
C’è aria di serene confidenze,
una stanchezza vogliosa di baci.
S’imbattono catene di ragazze,
carri di bimbi. A un tratto è grande l’ombra
con lumi di lontane case sparsi,
e là, sospesa in un canto, la luna.


(da Endecasillabi, 1949)

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LA FRASE DEL GIORNO
Alla luna settembrina, sette lune se le inchina.
PROVERBIO ITALIANO




LamarqueVivian Comba Provera Pellegrinelli Lamarque (Tesero, 19 aprile 1946) è una scrittrice, poetessa e traduttrice italiana dal francese. Di origini valdesi, ha insegnato italiano agli stranieri e nei licei. Ha ottenuto il Premio Viareggio, il Premio Montale, il Pen Club e, per le fiabe, il Premio Rodari e il Premio Andersen.


Francesco Pastonchi (Riva Ligure, 31 dicembre 1874 – Torino, 29 dicembre 1953), poeta e critico letterario italiano. La sua poesia si svolse in origine secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera intimità e sensualmente intesa alla ricerca della bellezza formale, facendosi con il tempo più malinconica e meditativa.


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